Anghiari, borgo in provincia di Arezzo

Altitudine:m 429 mls
Abitanti: 5900 (2000 nel Borgo)
Patrono: San Bartolomeo, 3 maggio
Come si raggiunge: in auto: autostrada A1 uscita Arezzo; superstrada E 45 Orte-Ravenna uscita San Sepolcro
in treno: Stazione di Arezzo, poi bus con frequenza ogni 45 minuti. Per raggiungere Anghiari in 50 minuti.
Distanze: Firenze 90 km; Perugia 60 km, Arezzo 30 km, San Sepolcro 6 km.
Internet: www.anghiari.itbattaglia@anghiari.it

Borgo sorto sulla dorsale tra la Val Tiberina e la Valle del Sovara. La parte antica, più alta di, è cita di mura.
In un documento del 1083 è definita Castrum Angulari; fu successivamente infeudata ai Galbino e ai Montedoglio, passò ai camaldolesi, ai Tarlati e infine fu sottomessa a Firenze nel 1384.
A questa la contesero i Visconti che, dapprima vittoriosi nella famosa battaglia di Anghiari del 1440.
Da vedere
Nell’edificio rinascimentale del palazzo Taglieschi è allestito il Museo statale delle Arti e tradizioni popolari dell’Alta valle del Tevere che conserva opere d’arte della zona. Vi sono rappresentati i della Robbia, G.A. Sogliani, J. Vignali, M. Rosselli, e inoltre oggetti sacri, strumenti agricoli e d’uso quotidiano, ex voto e altro. Accanto è la chiesa romanica di S. Agostino che ha subito in seguito numerosi rifacimenti.
La Chiesa di Badia eretta intorno al mille e ristrutturata varie volte, conserva all’interno un dossale attribuito a Desiderio da Settignano al secondo altare sinistro e un crocifisso quattrocentesco all’altare maggiore.
S. Maria delle Grazie è la chiesa del settecento custodisce una pregevole ultima cena di Giovanni Antonio Sogliani nel Transetto sinistro; a destra spicca un ciborio robbiano. Una grande Madonna della Misericordia in terracotta robbiana è dietro l’altare maggiore. Sulla strada per Sansepolcro si trova la piccola chiesa di S. Stefano, costruita intorno al VII sec., di ispirazioni bizantine.
Escursioni:
Pieve di Sovara: (a 2 km). costruita al IX secolo, la chiesa fu più volte modificata, conservando interessanti elementi romantici.
Caprese Michelangelo (a 17 km). qui nacque il Buonarroti: una salita conduce al castello del XIV secolo. Dove sono esposte riproduzioni di opere michelangiolesche e sculture moderne (Greco,Martini, Fazzini ecc). nella casa del Podestà, in via Capoluogo, vide la luce il grande artista, figlio, appunto del podestà Ludovico Buonarroti. Vi è allestito un museo michelangiolesco con altre riproduzioni del maestro e una biblioteca sulla sua attività. Un monumento a destra della casa è a questi dedicato.

Il prodotto del borgo:

Nel borgo di Anghiari sono pieni di antiquari, che battono le zone vicine alla ricerca di testimonianze del passato. La passione, col tempo, si è alterata in attività commerciale grazie alla presenza nel borgo, di esperti restauratori, artigiani capaci di rendere qualunque oggetto al suo antico splendore.
Il piatto del borgo. Sono i “Bringoli” il tipico piatto anghiarese. Spaghettoni di sola acqua e farina fatti a mano dalle donne del paese e insaporiti con sugo di funghi porcini raccolti nei boschi della Val Tiberina oppure con sugo di carne “chianina”.

Eventi:

Mostra Mercato dei Ricomposti: stagione teatrale da marzo ad aprile
Anghiari 1440, palio della Vittoria: dalla Cappella della Vittoria al convento della croce, stand gastronomici e banco del mercato medievale, sono presenti buffoni, acrobati, istrioni e mangiafuoco, ha luogo tra il 28 e 29 giugno.
Tovaglia Quadrata: Cena Toscana con storia teatrale in quattro portate. La persone del luogo si raccontano nella piazzetta del Poggiolino, tra il 10 e 20 agosto.