L'arte, la cultura le tradizioni (pali e processioni) ed i monumenti toscani
Le tradizioni popolari Toscane hanno da sempre contraddistinto gli usi e costumi degli abitanti della Toscana e del territorio circostante.
Mentre nei secoli scorsi rappresentavano elementi insiti nella quotidianità, attualmente sono in prevalenza rievocazioni della vita del passato.
Come la processione di San Lorenzo
Il 10 agosto si festeggia San Lorenzo, il patrono della città di Grosseto a cui è riservata anche la Cattedrale.
I festeggiamenti del santo iniziano la sera antecedente (9 agosto) con la affascinante processione che attraversa le vie del centro cittadino, prima di concludersi in Duomo con la Santa Benedizione impartita dal vescovo. Questo evento è da sempre seguito da una grande folla di Grossetani e di turisti, stranieri e italiani, provenienti dalle vicine località balneari.
La processione è aperta da un carro trainato da robusti buoi maremmani di Alberese, attraverso il tradizionale giogo. Sul carro prende posto il vescovo e viene presentata la statua lignea del santo durante il passaggio lungo le vie del centro storico.
Il carro è seguito dai butteri, Il buttero è il pastore a cavallo in Maremma, in Toscana e dell'Alto Lazio. Cavalca abitualmente il cavallo tipico della Maremma, un Maremmano, mentre la sella è detta bardella.
Subito dopo i Butteri sfilano lungo il corteo religioso le autorità cittadine, i sacerdoti delle varie parrocchie della Diocesi e i fedeli in preghiera.
All'arrivo in Piazza Dante, il carro viene fatto arrestare davanti al sagrato della Cattedrale, assieme ai buoi maremmani e ai butteri a cavallo. simultaneamente, il vescovo, i sacerdoti, i fedeli e le autorità cittadine entrano in chiesa per benedizione, durante la quale viene rimessa al suo posto la statua di San Lorenzo.
Un'altra rievocazione storica, che affonda le sue radici nella storia è Il Palio delle Contrade Città di Fucecchio (Firenze) nasce da una rivisitazione dell'antico Palio della lancia datato 1200.
L'ultimo Palio disputato a Fucecchio risale al 1863 e da allora avvenne il definitivo abbandono della giostra fino ad arrivare ai giorni nostri esattamente al 1981, anno in cui decisero di rispolverare l'antica manifestazione per riportare ai giorni nostri la disfida fra le contrade.
La manifestazione si svolge all'interno della "ex cava d'Andrea" chiamata comunemente dai fucecchiesi "La Buca" e cioè un ippodromo naturale adeguato alle corse dei cavalli. La terra della Buca è stata calcata dai più forti fantini senesi: da Aceto a Cianchino, dal Pesse a Trecciolino ecc....
Il Palio ormai è una festa che vive tutto l'anno e che si intensifica nella settimana antecedente la penultima domenica di maggio (giorno della carriera), settimana ricca di manifestazioni.
Le fasi del Palio:
Martedì: Presentazione del cencio
Mercoledì: Tratta dei cavalli e loro assegnazione alle contrade
Giovedì: Prove obbligatorie
Venerdì: Prove obbligatorie
Sabato: Iscrizione dei fantini al Palio
Domenica: Sfilata storica per la vie cittadine e nel pomeriggio corsa del Palio
I partecipanti al Palio di Fucecchio sono le dodici contrade in cui è diviso il territorio cittadino; inizialmente le contrade erano sedici considerate ma quattro si tirarono per problemi di distanza che avevano con il centro cittadino
Un'altra festa folkloristica è il Palio Marinaro è una gara remiera che si svolge a Livorno, nella acque di mare di fronte alla Terrazza Mascagni e che vede sfidarsi i sedici rioni cittadini.
É la più antica e importante competizione livornese, alla quale si sono aggiunte nel tempo la Coppa Barontini (gara a cronometro lungo il percorso del Fosso Reale) e, da poco anche, la Coppa Risi'atori (estenuante gara dalla Torre della Meloria fino al porto labronico).
Le origini del Palio Marinaro sono antiche, ma uno degli avvenimenti anticipatori dell'odierna manifestazione può essere ricercato nei festeggiamenti indetti nel 1766 per celebrare la venuta in città del granduca Pietro Leopoldo; per l'occasione la comunità olandese organizzò una corsa di lance a remi nei pressi del porto labronico.
Gli attuali regolamenti risalgono tuttavia al secondo dopoguerra, con successive modifiche dal punto di vista territoriale.
I rioni cittadini si sfidano in due distinte categorie, che prevedono l'impiego di imbarcazioni a dieci e a quattro remi, rispettivamente denominate "gozzi" e "gozzette".
Il passaggio da una categoria all'altra succede solo in base al risultato del Palio Marinaro, indipendentemente dai risultati acquisiti nelle altre due manifestazioni. Il Palio viene vinto dal primo classificato nella gara a dieci remi, mentre l'ultimo arrivato viene retrocesso, per la successiva edizione, alla categoria a quattro remi.
Al contempo, il rione vincitore della gara a quattro remi viene promosso nella sfida a dieci remi per l'anno venturo.