Cotigliano, borgo in provincia di Lucca

Altitudine: M.678 S.L.M.
Abitanti: 1641
Patrono: San Bartolomeo, 24 agosto
Come si raggiunge. In auto; da Modena: strada nuova Estense fino a Pavullo e poi SS 12 Abetone.
Da Bologna SS 64 e poi SS 12
Da Firenze; Autostrada A11 uscita Pistoia e si prosegue SR 66 fino a la Lima con la SS 12.
Stazione FS di Pracchia (km 21, linea Bologna-Pistoia) o Pistoia (km 38).
Distanze: in km: Modena 100, Bologna 95, Firenze 75, Pisa 72, Lucca 52, Montecatini Terme 44, Pistoia 38.
Internet: apt12cutig@tin.itcomune@comune.cutigliano.pt.itwww.comune.cutigliano.pt.it


La pietra arenaria e il legno di castagno sono i materie di questo borgo dalle forme stupende. Cutigliano si trova nell’alto Appennino pistoiese, ai piedi dell’Abetone, nel comprensorio sciistico della Doganaccia. Sorge nel verde dei boschi e tra chiare acque sorgive. Piazzette e stradine lastricate mantengono il ricordo del governo dei Capitani di Montagna, inciso a forza di stemmi sul palazzo che li ospitava.

La Storia
Nel 997, in una area della montagna pistoiese fortificata di torri, Cutigliano è un piccolo villaggio facente parte al Comune di Lizzano.
Nel 1373, prende residenza a Cutigliano il Capitano di Montagna, compito del Capitano è di gestire la giustizia in base alle leggi scaturite da Pistoia proteggendo, in tal modo, la potenza di Firenze, da cui giungono tutti i Capitani. Ha pieni poteri militari e civili e la sua competenza contiene tutta la Montagna Alta pistoiese.

Nel 1772, i Capitani di Montagna finiscono di amministrare la giustizia e con la riforma di Leopoldo I, entra in carica un Gonfaloniere con mansioni solo amministrativi, mentre la giustizia viene consegnata a un Vicario Regio che si stabilisce a San Marcello. Da questo momento inizia il declino del borgo.

Da vedere:

I boschi dell’Appennino pistoiese fanno da sfondo a questo borgo di origine medievale che si arriva seguendo ancora da una strada concepita nella seconda metà del Settecento dall’architetto Leonardo Ximenes per collegare Pistoia e Modena, e di cui è testimoniata dall’imponente ponte e la bella fontana granducale in località Ponte Sestaione. Già in epoca longobarda l’abitato era collocato lungo una rilevante via di comunicazione, ma il borgo si espande solo a partire dalla seconda metà del ‘300, quando diventa dimora della Magistratura della Montagna.

L’età importante di Cutigliano si scopre nella piazza che corrisponde con il nucleo più antico del borgo, dove si trova il Palazzo dei Capitani di Montagna del XV e XVI secolo. La facciata è rivestita degli stemmi lasciati, a ricordo del loro passaggio, dai diversi Capitani che si sono subentrati e ponevano qui la loro residenza. Gli stemmi portano le insegne gentilizie di famiglie fiorentine che qui avevano un loro membro che svolgeva l’incarico di giudice per conto della repubblica fiorentina. Sul Palazzo sono incisi tre secoli di storia: vanno dalla metà del Quattrocento alla metà del Settecento.

Davanti al Palazzo, c’è la fontana ‘400 e la copia della colonna del Marzocco, simbolo della Repubblica fiorentina: l’originale è custodito sotto la loggia del XV secolo, dove i Capitani amministravano la giustizia. Sulla parete di fondo si mantiene un affresco del ‘500 raffigurante una Madonna con Bambino.
Resta da vedere, fuori dal borgo, la Chiesa di San Bartolomeo per l’acquasantiera ‘500 in marmo bianco, il pulpito in pietra arenaria del 1620 e le tre tele del ‘500 e dietro l’altar maggiore.

Il prodotto del borgo:

Miele, funghi, castagne e il formaggio pecorino a latte crudo della montagna pistoiese, che è presidio Slow Food.
Il piatto del borgo:

Al tortello dell’Appennino pistoiese è dedicata la sagra nella frazione di Melo. Minestra di farro e filetto trifolato ai funghi sono altre due specialità locali.