Provincia,città e comuni di Grosseto (Toscana)
La Provincia di Grosseto occupa interamente l'estremità meridionale della
Toscana e, per estensione territoriale, risulta essere la più vasta della
regione; con poco meno di 221 mila abitanti, è una delle province
italiane con la più bassa densità di abitanti per Kmq.
Confina a nord-ovest con la provincia di
Livorno, lungo la fascia costiera, e
con la provincia di
Pisa, nelle zone delle
Colline Metallifere sud-occidentali,
e con la provincia di Viterbo (Lazio), a sud,e vengono separate dall'ultimo
tratto del torrente Chiarone, mentre nelle zone interne il limite tra le due
province risulta essere meno determinabile.
Bagnata ad ovest dal Mar Tirreno, amministra anche le
isole meridionali
dell'Arcipelago Toscano: l'Isola del Giglio, quella di Giannutri e
isolotti minori non abitati, tra cui le Formiche di Grosseto e la Formica di
Burano.
Il territorio della provincia di
Grosseto risulta essere pianeggiante in
prossimità della fascia costiera, dove si estende la Maremma grossetana; da
nord-ovest a sud-est, i promontori delle Bandite di Scarlino (213
metri), quello di Punta Ala e delle Rocchette (350 metri), i Monti
dell'Uccellina (417 metri), Monte Argentario (635 metri) e il
promontorio di Ansedonia (113 metri) interrompono localmente le coste,
generalmente basse e sabbiose. Mentre le Bandite di Scarlino e il promontorio di
Punta Ala e delle Rocchette costituiscono l'appendice delle Colline Metallifere,
gli altri tre promontori risultano completamente isolati, avendo avuto caratteri
insulari in ere remote.
Lungo l'intero tratto costiero, sono molteplici le fortificazioni e le torri che
rappresentavano nei secoli passati il sistema difensivo da eventuali incursioni
dei saraceni o invasioni via mare.
La pianura costiera, un tempo area paludosa, malarica e malsana, è stata
bonificata dal Settecento per volontà dei
Lorena, granduchi di Toscana.
Un tempo gran parte della pianura tra Castiglione della Pescaia e Grosseto era
occupata dal lago Prile, quasi totalmente prosciugato dopo le
grandi opere di bonifica: quasi tutta l'area pianeggiante fino al Settecento era
ad elevato rischio malaria, pericolo che è finito completamente soltanto
all'inizio del secolo scorso.
Dal punto di vista geografico la provincia è cosi caratterizzata da:
Area collinare interna risulta essere in maggioranza collinare. A nord si
sviluppano i rilievi delle Colline Metallifere, avanzando verso sud-est
ritroviamo prima la Valle dell'Ombrone che hanno un'alternanza di colline e
vallate lungo i corsi d'acqua, poi le Colline dell'Albegna e del Fiora e infine
l'Area del Tufo.
Mentre le uniche
montagne presenti in provincia di Grosseto sono i rilievi
montuosi del cono vulcanico del Monte Amiata(1.738 metri),
massiccio montuoso formata da una serie di rilievi isolati ma in continuità tra
loro che si sollevano nella parte orientale della provincia, sul confine con
quella di
Siena.
Il massiccio montuoso Amiatino comprende anche le cime di
Monte Labbro (1.193 metri), Poggio Trauzzolo (1.200 metri),
Monte Aquilaia (1.104 metri), Monte Buceto
(1.152 metri), Monte Civitella (1.107 metri).
All'estremità settentrionale del territorio provinciale, si alzano nell'area
delle Colline Metallifere (a prevalente carattere collinare) altri tre isolati
rilievi montuosi, che oltrepassano di poco i mille metri di altitudine: il
Poggio di Montieri (1.051 metri), il Poggio Ritrovoli (1.014
metri) e le Cornate di Gerfalco (1.060 metri).
Il fiume Ombrone è il corso d'acqua principale e sfocia ad
estuario a sud della città di Grosseto, in località Bocca d'Ombrone; fiumi
secondari che percorrono la provincia sono il Fiora (che sfocia in
territorio laziale), l'Albegna, il Pecora e il Bruna; il Merse e il
torrente Farma indicano parte del confine settentrionale con la provincia di
Siena, mentre l'ultimo tratto del Chiarone indica il confine con quella
di Viterbo in vicinanza e lungo la fascia costiera.
All'estremità meridionale del territorio provinciale, nel comune di Capalbio, si
trovano tre
bacini lacustri: il Lago di Burano (principale bacino lacustre
costiero), il Lago di San Floriano (anch'esso costiero) e il Lago Acquato (a
nord-est di Capalbio).
La laguna di Orbetello si è creata in seguito alla formazione di due cordoni di
sabbia, che unirono l'antica isola dell'Argentario alla terraferma,
modificandola in promontorio.
Un'altra zona umida di particolare interesse ambientale è la Diaccia Botrona
che si sviluppa nella pianura tra Castiglione della Pescaia e Grosseto; l'area
palustre è ciò che rimane dell'antico Lago Prile, quasi completamente
prosciugato a seguito dei lavori di bonifica.
La provincia di Grosseto, con il suo 47% di territorio incluso in aree protette
di varia tipologia, risulta essere una delle province italiane maggiormente
tutelate sotto il profilo ambientale e paesaggistico.
Tra le aree protette spiccano un'area marina protetta europea, un parco
nazionale, un parco regionale e una successione di riserve naturali e oasi
faunistiche (statali, provinciali o regionali).
La quasi totalità dei centri storici dei comuni e delle frazioni della provincia
di Grosseto sono di origini medievali e, qualche volta, si sono sviluppati nei
pressi di insediamenti preesistenti etruschi e romani. Tutte le località si
contraddistinguono, pertanto, per la presenza di
chiese e palazzi, dove sono
ravvisabili elementi stilistici gotici e romanici.
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