Provincia,città e comuni di Livorno(Toscana)
La Provincia di Livorno è una provincia della Toscana di 330 mila abitanti.
Affacciata ad ovest sul Mar Tirreno e Mar Ligure (sul promontorio di Piombino è posto il confine tra questi due mari), confina a nord e a est con la Provincia di Pisa, a sud con la Provincia di Grosseto.
La sede dell'Amministrazione provinciale è situata a Livorno, nel Palazzo Granducale, in Piazza del Municipio.
Il territorio della provincia era frequentato già nel paleolitico e nel neolitico, con i primi insediamenti stabili e l'inizio delle attività agricole e dei primi scambi commerciali, legati alla lavorazione di manufatti in ossidiana, importato dalla Sardegna e dalle isole Lipari.
Con gli Etruschi la provincia viene suddivisa tra i territori delle tre città di Populonia, Pisa e Volterra: il controllo delle risorse agricole e minerarie e dei commerci amplia la ricchezza dei ceti dominanti aristocratici.
Il commercio marittimo si avvale di una rete di porti e approdi, tra i quali Populonia, da cui viaggiano i prodotti delle miniere di ferro nelle isole in particolare nell'isola d'Elba: altri approdi sono dislocati alle foci di torrenti e fiumi, come Vada, e al promontorio di Castiglioncello.
Dopo la conquista romana, a partire dal II secolo a.C. le zone costiere pianeggianti si arricchiscono di ville. Alla produzione agricola si affianca quella delle saline costiere e delle fornaci che fabbricano anfore e laterizi.
Dopo la fine dell'impero romano, il territorio della provincia di Livorno è contrassegnato dalle devastazioni della guerra greco - gotica (535-553) e alla fine del VI secolo viene conquistato dai Longobardi. Nel corso del medioevo le città di Pisa e Volterra vi occupano una rete di postazioni fortificate, che assicurano il controllo delle risorse minerarie.
La provincia è stata successivamente per lungo tempo divisa tra più entità statali. La città di Livorno seguì una sua storia particolare (data anche la sua condizione di porto franco), mentre le zone circostanti, anch'esse sotto il Granducato di Toscana, facevano capo amministrativamente a Pisa.
Piombino e gran parte dell'Isola d'Elba se in un primo tempo erano sotto Pisa, furono autonome a partire dal XIV secolo fino al Congresso di Vienna, da principio come signoria (Signoria di Piombino), quindi come principato (Principato di Piombino).
Il periodo napoleonico unificò quasi tutta l'attuale provincia sotto il vasto "Dipartimento del Mediterraneo" di cui Livorno era capoluogo, tranne il principato di Piombino, posto unitamente a Lucca sotto il controllo della sorella di Napoleone, Elisa Baciocchi che creò un'unica entità amministrativa ossia il Principato di Lucca e Piombino.
La Restaurazione del congresso di Vienna cancellò l'autonomia di Piombino e Porto Longone; tuttavia la città di Livorno, a seguito dei moti rivoluzionari del 1849 perse il controllo sulla provincia, mentre le zone più interne e costiere furono messe sotto Pisa. Nel 1851 Il governatorato di Livorno venne unito a quello dell'Elba.
La provincia attuale deriva dall'omonimo compartimento granducale, il cui territorio era all'epoca limitato solo al comune capoluogo ed alle isole d'Elba, Gorgona, Montecristo e Pianosa.
Nel 1925, per interessamento diretto del gerarca fascista Costanzo Ciano (livornese di nascita) la piccolissima provincia labronica fu ampliata con il comune di Capraia Isola (tolto alla provincia di Genova) e con quelli di Campiglia Marittima, Bibbona , Cecina, Castagneto Carducci, Collesalvetti, Piombino, Rosignano Marittimo, Suvereto e Sassetta, distaccati dalla provincia di Pisa.
La zona nord della provincia, alle spalle del porto di Livorno, è pianeggiante ed è caratterizzata da un ambiente palustre che si riflette nei nomi di alcune località come Guasticce e Stagno. Più a sud sono presenti rilievi di modesta entità che si sviluppano alle spalle di una fascia costiera pianeggiante, salvo che nella zona immediatamente a sud di Livorno e nel promontorio di Piombino, dove invece la costa è alta e rocciosa.
La provincia comprende la isole di Capraia, Gorgona, l'Isola d'Elba, Montecristo e Pianosa.
L'unico corso d'acqua rilevante è il fiume Cecina, che dopo un percorso di 73 km sfocia dell'omonimo abitato, in piena Maremma livornese. A sud si trova la valle del fiume Cornia che implica, nella provincia di Livorno, i comuni di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo, Suvereto e Sassetta.
Le isole della Provincia, insieme con quelle del Giglio e di Giannutri e con altri isolotti minori, formano il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, costituito nel 1997.
Le aree ad est del capoluogo fanno parte invece del Parco dei Monti Livornesi. Più a sud, nella Maremma sono presenti grandi estensioni di campi coltivati separati dal mare da una densa barriera formata di pini marittimi.
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