Il Palio di Siena : il Palio di Provenzano (2 luglio) ed il Palio dell'Assunta (16 agosto)
Il Palio di Siena è una rivalità fra le diverse contrade di Siena (Toscana) nella struttura di una giostra equestre di derivazione medievale che avviene due volte l'anno: il 2 luglio si corre il Palio di Provenzano e il 16 agosto il Palio dell'Assunta .In occasione di eventi straordinari come per la conquista della Luna nel 1969, la cittadinanza senese può decretare di realizzare un Palio anomalo, tra maggio e settembre.
Il palio iniziò per festeggiare la indimenticabile battaglia di Montaperti del 1260 e della scampata minaccia che i senesi determinarono di stabilire il famoso Palio, oggi è la festa storica più considerevole della penisola italiana.
La corsa del Palio prende il nome, dal premio: il Palio, dal latino (pallium), vuol dire mantello di lana, era in genere un panno di stoffa molto preziosa che veniva adoperato per gli scopi più vari. A Siena, in genere, era indirizzato alla chiesa del rione vittorioso. Poteva essere adoperato sia come suppellettile per la chiesa stessa.
Un'altra eventualità era la riconsegna del premio alla Comunità civica in sostituzione del suo valore in denaro. In questo caso l'importo poteva essere usato, per altre spese di utilità comune.
Questa corsa era diversa dalle altre organizzate spontaneamente in altre circostanze: vi prendevano parte le contrade cioè il popolo e non i nobili; si correva in Piazza del Campo alla tonda e non per le strade della città alla lunga, che veniva istituito dalla nobiltà o in un particolare rione. Bisogna pensare che sperimentazioni di questo tipo di corsa esistessero già stati fatti in precedenza, ma è solo verso il Seicento che il Palio moderno si assicura nel gusto ricreativo dei senesi.
È il Comune di Siena a preparare il Palio, a amministrare l'aspetto economico, tranne, ovviamente, per quanto osserva le somme offrite dalle singole contrade ai fantini assoldati o per i patti con altre contrade.
Il Palio si autofinanzia dalla comunità senese e non presume alcuna forma di finanziamento, come si può guardare dalle immagini della Carriera in cui non appaiono mai locandine né frasi promozionali.
Sebbene siano molteplici l’operosità che si aprono all'interno di ogni Contrada, l'attività del Palio resta la fondamentale, in quanto quest'ultimo non risulta unicamente in due corse annuali: ogni volta la Festa vera e propria si sviluppa in 4 giornate carichi di appuntamenti, la cui organizzazione dura per tutto l'anno.
Si entra completamente nel clima del palio a fine maggio, con l'estrazione a caso delle 3 contrade che accosteranno le 7 che trottano di diritto: con il quadro delle contrade tratteggiato per intero si può cominciare a parlare per davvero di "monte" , cioè di compenso dei fantini e di "partiti",patti segreti della vincita, a dispetto dell’incognita del puledro che toccherà a caso.
Intorno a sette giorni prima del Palio viene fatto vedere il Drappellone che il Comune ha incaricato ad un pittore locale o di fama mondiale. Nel primo dei quattro giorni di Festa si tiene la tratta, l'estrazione a caso e seguente accoppiamento dei barberi ai rioni in gara.
Ad ogni Palio prendono parte solo dieci Contrade tra le diciassette totali, scelte a sorte e secondo un turno che va dal mese di luglio ad agosto.
Il macchina è il seguente:
corrono di diritto le sette Contrade che non hanno corso il Palio corrispondente dell'anno precedente;
un mese prima del Palio vengono estratte a caso tre rioni che vanno a ultimare il lotto di dieci;
le altre sette vengono estratte per decidere l'ordine di sfilata nel Corteo storico e prenderanno parte di diritto al relativo Palio dell'anno successivo, conservando questo ordine di sorteggio.
Il Palio viene vinto dal cavallo, con o senza fantino, dopo che per primo abbia completato i tre giri della piazza in senso orario, a vincolo che questo porti sulla fronte la spennacchierà, cioè il nastro con i colori della Contrada per la quale sta galoppando".
La partenza si trova presso il vicolo della Costarella dei Barbieri. La linea d'arrivo, indicata da un bandierino, è nella stessa zona, pur non corrispondendo rigorosamente con il tratto di partenza.
Nel pomeriggio, prima della corsa, dal Duomo alla piazza si svolge la camminata storica durante la quale sfilano sia i mazzieri, i figuranti e i cavalieri rappresentanti delle istituzioni storiche cittadine e del Comune e sia i figuranti delle Contrade che vestendo le monture (costumi) con i colori della attinente Contrada.
Dopo il corteo storico, verso le diciannove e trenta a luglio, alle diciannove ad agosto), i fantini si accostano alla mossa andando fuori dall'Entrone, l'ingresso del cortile del Palazzo comunale, e si portano nella linea di partenza.
La corsa, a quel punto, potrà prendere il via solo quando i primi nove cavalli saranno schierati di fronte al canape: solo a quel punto la rincorsa, cioè il fantino che galoppa l'ultimo puledro estratto) potrà accedere tra i canapi già al galoppo e dare inizio alla gara.
Appena il fantino arriva alla linea di arrivo (il bandierino), centinaia di persone festanti, vestite con i colori della contrada si precipitano sotto il palco dei Capitani a prendere il Palio, che sarà da principio portato in chiesa, poi mantenuto nel museo di contrada.
Il fantino viene accompagnato in trionfo: la contrada celebrerà dalla sera stessa e per settimane con una successione di cortei e cenini. Ancor di più viene celebrato il cavallo.
Il cavallo è in ogni modo l'ospite di prestigio alla cena della vittoria che avviene verso la fine di settembre nelle piazze e nelle strade della contrada vincitore del palio di luglio, la prima settimana di ottobre per la contrada vincitore del palio di agosto.
Articoli Correlati