I parchi nazionali, regionali e le altre aree naturali protette della Toscana
Tra le molte aree e riserve naturali presenti sul territorio toscano, sono da ricordare:
Il parco regionale delle Apuane, definite Alpi per la loro morfologia, sono un sistema montuoso che si articola all’estremità nordoccidentale della Toscana per un ampliamento di circa 400 Km quadrati. La catena, in gran parte composta da formazioni di natura calcarea, è formata da una dorsale che corre parallela alla costa tirrenica e si eleva fino alla quota massima di 1947 metri con il Monte Pisanino.
La multiforme storia geologica di queste montagne, iniziata circa 220 milioni di anni fa, con il loro sollevamento dal fondo del mare, si può leggere attraverso l’abbondanza della ricchezza dei giacimenti marmiferi la cui utilizzazione ha rimodellato nei secoli l’intero paesaggio.
A causa della loro natura, le Apuane hanno estesi fenomeni di carsismo sia di superficie che di profondità, oltre 1300 sono le grotte censite, per la maggior parte visitabili solo da esperti, ma tre rilevanti sistemi carsici sono state equipaggiati per il pubblico: la Grotta di Equi, Grotta del Vento, l’Antro del Corchia.
Il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, il più grande parco marino d'Europa, tutela 56.766 ettari di mare e 17.887 ettari di terra. Contiene tutte le sette isole principali dell'Arcipelago Toscano e alcuni scogli e isolotti minori.
Le isole sono caratterizzate dalla presenza di numerose specie di animali. Interessanti sono le presenze del sordone, del venturone, del discoglosso sardo e del geco della raganella tirrenica.
I mammiferi terrestri sono quelli tipici dell'ambiente mediterraneo con la grande presenza della martora; diffusa è anche la presenza del coniglio selvatico.
Estinto sin dall'inizio dell'Ottocento il cinghiale maremmano, è stato immesso una trentina di anni.
Tra i passi della Cisa e delle Forbici, i crinali boscosi che dividono la Toscana dall'Emilia lasciano il posto a un ambiente di vera montagna, il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano.
Le vette dell'Alpe di Succiso, del Monte Prado e del Monte Cusna vanno oltre i 2000 metri, le foreste lasciano il posto alle rocce, ai laghi e alle praterie d'alta quota. Più in basso, sul versante emiliano, l'arcigna Pietra di Bismantova controlla il paesaggio con le sue pareti verticali.
Il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano vanta una straordinaria ricchezza di ambienti, dalle praterie alle brughiere a mirtillo alle vette più impervie; ricca è la presenza di laghi e cascate, specchi d'acqua, pareti rocciose che si stagliano a picco sui torrenti; animali come il lupo, il muflone, il capriolo, l'aquila reale e rarità botaniche che fanno di intere zone veri e propri giardini naturali.
Il Parco regionale di Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, si sviluppa per circa 24.000 ettari localizzati lungo la costa compresa tra Viareggio e Livorno, pur trovandosi in un'area fortemente urbanizzata, questo territorio ha tenuto un notevoli carattere naturale, tanto che vi si trova uno dei rari esempi di area costiera non edificata.
Il territorio del Parco si estende sulla fascia costiera delle province di Pisa e Lucca interessando i Comuni di Pisa, San Giuliano Terme, Viareggio, Vecchiano e Massarosa in un area in passato lagunare e paludosa colmata, con l'andar del tempo, da detriti portati dal fiume Serchio e in maniera più rilevante dal fiume Arno.
L'acqua ha senz'altro un importanza predominante nel Parco, infatti la superficie interessata a zone paludose, fiumi, laghi e stagni è di circa 3.000 ettari. Oltre al mar Tirreno che segna il confine Ovest e la vasta area occupata dal lago di Massaciuccoli a nord, il territorio è caratterizzato da importanti fiumi e corsi d'acqua: l'Arno, il Serchio, il Canale dei Navicelli, Morto, il Burlamacca ecc..
Il parco naturale della maremma è circondata da pinete, paludi, campi coltivati e pascoli.
Il territorio del parco, delimitato dalla ferrovia Livorno - Roma, si sviluppa lungo la costa tirrenica da Principina a Mare ad Alberese, fino a Talamone.
Elementi geografici significativi sono costituiti dall'ultimo tratto del fiume Ombrone, dal sistema orografico dei monti dell'Uccellina, che raggiunge i 417 metri a Poggio Lecci, dall'area palustre della Trappola, ora falcata sabbiosa, ora con falesie che precipitano sul mare.