Un viaggio attraverso i musei e i percorsi accessibili della Toscana
In Toscana, il turismo, legato alla natura, alle città d’arte, al mare, e ai tanti tesori culturali presenti nella Regione, identifica una voce fondamentale del sistema economico, che arriva a rappresentare oltre il 10% del Pil regionale. Uno dei principali obiettivi della politica toscana è sempre stata la cura della qualità dell’offerta: a tal proposito, si moltiplicano le iniziative a riguardo, fra cui il progetto “Benvenuti in Toscana”, mirato a promuovere e valorizzare l’accoglienza nelle strutture ricettive, unitamente a molti altri interventi strutturali effettuati sui centri storici e, in particolare, tra le strutture museali ed artistiche in genere.
Turismo, infatti, per questa Regione, significa proprio ottimizzare la qualità dell’ospitalità, non solo commercio e produzione, ma cultura e accoglienza, rendendo accessibile e fruibile da tutti ogni sito, dal ristorante, all’albergo, alla spiaggia, così come i Palazzi storici, le Gallerie e i Musei. Ecco perché, fra le tante altre soluzioni, è nata la sezione “Turismo Senza Barriere” del sito di promozione turistica regionale (www.visittuscany.com), nel quale sono state raccolte moltissime schede descrittive, con informazioni proprio relative alla accessibilità, che riguardano 1.384 strutture ricettive, oltre a quasi 900 che illustrano cosa fare e cosa visitare.
Fondamentali le iniziative mirate a realizzare itinerari che garantiscono l'accesso all’immenso patrimonio culturale, come, per esempio, il percorso tattile della Galleria degli Uffizi, dedicata alle persone ipovedenti, chiamato "Uffizi da toccare", che, dal 2009 ad oggi, è stato sempre più ampliato e potenziato, o l’itinerario multisensoriale presente a Palazzo Pitti, denominato "Forma e materia attraverso il tatto”, che rende accessibile i propri capolavori anche ai portatori di disabilità visiva, grazie alla possibilità di lettura tattile per alcune opere di celebri artisti, mediante speciali guanti che consentono di comprendere i contenuti delle sculture e delle architetture in genere, anche tramite le raffinate esecuzioni tecniche.
Ma non finisce qui, perché è soprattutto installando montascale e pedane per aiutare l'accessibilità di persone a ridotta abilità motoria che si realizza l’abbattimento delle barriere architettoniche, garantendo la completa mobilità all'interno delle sale, come per esempio nel MAEC, il Museo dell'Accademia Etrusca e della città di Cortona, o presso il Museo Archeologico del Territorio di Populonia, nel centro storico di Piombino, o ancora le Cappelle Medicee a Firenze.
Permettere la praticabilità per tutti gli utilizzatori di un’area archeologica, di un bene culturale o di un museo, significa trasformarlo in un luogo assolutamente inclusivo e sicuro, ma anche confortevole e, soprattutto, semplicemente “migliore” nella sua qualità. Ecco perché molti territori di regioni, fra cui anche la Toscana, hanno lanciato il Progetto "Accessit", che punta al miglioramento dell'accessibilità, culturale e fisica, per gli innumerevoli beni del proprio patrimonio culturale ed archeologico.
Montascale, mini ascensori, pedane elevatrici sono dispositivi insostituibili per la completa fruibilità dei luoghi d’arte, poiché agiscono sulla presenza di barriere architettoniche spesso costituite da scalinate, pendenze, strettoie. Molti musei e palazzi toscani, oltre a quelli già citati, grazie a questi progetti, sono stati resi più accessibili sia culturalmente che fisicamente, tramite infrastrutture di facilità, e vari materiali multimediali per consentire a tutti la comprensione dei beni esposti. Fra gli altri, la Necropoli etrusca di Sovana e Polo Museale di Sorano, in provincia di Grosseto, l’Area archeologica di Massaciuccoli romana nel Comune di Massarosa, e l’Area Archeologica delle 100 fattorie romane, in provincia di Lucca, il Museo di Storia Naturale di Livorno e la Rocca S. Silvestro a Campiglia Marittima, nella stessa provincia, e il particolare Museo delle Navi antiche di Pisa.
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